Il Giappone è la terra della velocità, ce ne rendiamo se pensiamo al periodo della Bolla a come la tecnologia facesse passi da gigante. C’è qualcosa di cui mi ero reso conto solo in parte, e che leggendo il manga di Kazuo Umezz ho potuto approfondire con più precisione.
Se guardo le tavole disegnate dal maestro dell’orrore poco più di cinquanta anni fa lo stile, e quindi anche il gusto del pubblico si è evoluto verso una semplificazione che porta quasi all’astrattismo. Le tavole di Umezz sono cariche di dettagli, a volte raccapriccianti (ci arriviamo), eppure le sue anatomie sono incredibilmente dettagliate. Non bastano pochi tratti per individuare una fisionomia. ed è proprio questo che rende lo stile del maestro ancora oggi moderno. Come molti mangaka della sua generazione seguivano uno stile pieno, con pochi retini e spinto verso la complessità senza la necessità di semplificazione attuale.
Se pensiamo ai manga che sono divenuti leggenda negli anni ’80 e li compariamo con quelli che sono alla moda adesso, ci rendiamo conto che il cambiamento di stile è stato spinto oltre una semplificazione iperbolica. La capacità cinetica di indovinare un volto con poche righe non è da sottovalutare, ma, se devo essere sincero, approfondirne tutti i dettagli come in queste pagine definisce un piacevole retrogusto involutivo.
Che potremmo anche considerare vintage. Che si appresta benissimo alle storie di Orochi, questa bambina con poteri sovrannaturali che sembra trarre grande piacere dall’osservare il prossimo. E nel farlo, aiutarlo se può. In questo primo volume di quattro, vengono affrontate due storie apparentemente slegate le une dalle altre eppure legate da un singolo elemento comune. L’angoscia.
Non saprei definire in altro modo il mood di queste due storie, una incentrata su due sorelle afflitte da una maledizione atroce e l’altra su una ragazza terribilmente sfortunata con il solo desiderio di rivedere il defunto marito. In queste storie, la cui tematica horror è indiscussa, ci troviamo di fronte ad una cappa psicologica, l’aria che si respira è malsana, fa venire voglia di chiudere tuto ed andarsene. Solo che morbosamente resistiamo affascinati dall’invischiarci. E credetemi, se un autore riesce a suscitare sensazioni così intense, seguirlo è davvero il minimo.
L’orrore che Umezz descrive non è mai puntato sull’apparizione del monstrum. Ci sono forze sovrannaturali, e la componente grafica, incluse le donne con i capelli lisci calati sugli occhi stile Sadako di Ring sono dietro l’angolo, ma non sono l’elemento portante.
Prendete la prima storia ad esempio : le due sorelle sono afflitte da una maledizione. Bellissime, solo che nella loro famiglia al compimento dei 18 anni diverranno orribilmente sfigurate. La storia è ambientata pochi mesi prima del fatidico compleanno della prima. La tensione che si respira mozza il fiato. La paura che pervade le due ragazze, facendole tremare e rotolare per terra non può non influenzarci. Non c’è il sonoro, ma se ci fosse, sarebbe quello di una corda tesa che vibra fino al punto in cui sta per spezzarsi. Ma Umezz conosce bene i ritmi della storia e quando tutto sembra scivolare in quello che è il finale atteso, ci mostra le sue aringhe rosse e finiamo per renderci conto che l’orrore più forte è quello umano.
Orochi è un personaggio figlio dei suoi tempi, caratterizzato dal raccontare un paese che faceva ancora fatica a venire a patti con la le nuove tradizioni ed i contatti con l’occidente. Basta perdere qualche momento a vedere come erano configurate le case e che tipo di mobilio avevano per renderci conto che più che agli anni sessanta sembra si faccia riferimento a qualche decade più indietro.
La ragazza protagonista invece è vestita e pettinata con la moda del tempo, una giovane Lolita persino solare. Quasi un’ombra incombente. Non c’è davvero modo di essere sicuri che si tratti di un essere positivo, i suoi poteri si legano a riti neri e spesso le sue magie si ritorcono contro le persone a cui le pratica.
Orochi è una scelta obbligata per tutti quelli che hanno voglia di confrontarsi con sensazioni nere e che apprezzano un gusto classico lontano dagli stilemi occidentali quanto da quelli, più moderni che attraversano anche da oriente. È una lettura tuttavia essenziale, soprattutto perché una volta che entrerete in quel mondo, si insinuerà sotto pelle lasciandovi sogni tetri.
Editore | Star Comics |
Autore | Kazuo Umezz |
Pagine | 312 |
Prezzo | 15,00 € |