È una considerazione fatta con una certa frequenza di recente, il genere cyberpunk sta ritornando con una certa prepotenza, parte dalle serie TV (Westworld) ai videogiochi (qualcuno si sta ancora infervorando con CD Projekt Red?) e, senza esclusione di colpi raggiunge anche il mercato dei comic books. Ed in questo va detto che Leviathan Labs, realtà recente ma particolarmente aggressiva, si dimostra sensibile alle nuove tendenze.
Emerge così la prima parte (di due) di una storia dove questo genere viene messo alla prova su un percorso tanto inedito quanto affascinante. Nobody’s child è la creatura di Massimo Rosi e Ramiro Borrallo, entrambi autori della scuderia Leviatana. In un Africa quanto mai oscura ed impoverita dall’occidente viene scoperto che il corno dei rinoceronti pallidi ha incredibili capacità taumaturgiche al punto da sembrare miracolose. Da quel punto bande di cacciatori, bracconieri assoldati dalle multinazionali farmaceutiche dichiarano guerra a questi animali fino a massacrarne l’intera razza.
Alla fine ne resta solo uno Sabium, vecchio e malandato. A tenergli compagnia Bakari, ultimo ranger della tribù Sudan. Legati da antiche tradizione a questi bestioni, i ranger Sudan scelgono un esemplare da piccolo e se ne occupano per tutta la vita. Sabium è rimasto l’ultimo, e l’inquinamento, la globalizzazione, il vento malato che ha portato l’uomo bianco in Africa ha ridotto male anche i Sudan.
Così Bakari sopravvissuto ad un disastro ecologico che ha visto lo sterminio della sua tribù si nasconde nell’ombra al fine di potersi curare di Sabium. Entrambi ridotti male, feriti. Pieno di cicatrici uno quanto rinforzato di arti cibernetici l’altro, si addentrano nella savana con lo scopo di rintracciare un passaggio in nave ed abbandonare, senza troppe speranze il continente.
Ad inseguirli, anche quando ormai non serve più a farlo, visto che si tratta comunque dell’ultima risorsa da cui poter recuperare le sostanze miracolose, c’è la banda del Tedesco, un europeo che dopo aver perso la moglie per una malattia decide di investire il suo tempo alla caccia ed all’approvvigionamento di Rhinoamina.
Il viaggio che inizia con la storia, è una metafora disperata dell’istinto di sopravvivenza di una razza morente. C’è un correlativo soggettivo ovviamente, il viaggio fisico che porta Sabium e Bakari da una parte all’altra dell’Africa. Ma il viaggio è interiore, è una fuga dall’uomo che ha distrutto il suo stesso habitat. È una fuga da tutto quello che ha frantumato le speranze di Bakari rendendolo un uomo solo e fondamentalmente disperato. Non c’è cosa che non sia disposto a fare pur di sopravvivere. Nascondere, supplicare. Ingannare ed uccidere. Bakari è l’ultima speranza quando al mattino non resta più nulla da perdere.
Il mondo che Massimo Rosi delinea è una iperbole del nostro nella piena accezione del canone cyberpunk : al di là della valutazione ecologista, il nostro consumismo viene esasperato, la nostra totale mancanza di limiti ci porta a strozzarci senza sentirne il sapore di quello di cui ci ingozziamo. La metafora del colonialismo, mediata dal Conrad più classico di Cuore di Tenebra rivive nel bellissimo intervento di Pierpaolo Capovilla del Teatro degli Orrori.
La resa grafica è superlativa, corpi lacerati, massacrati. Armi, droni e veicoli futuribili, protesi che rendono gli uomini più efficienti e goffi quasi contemporaneamente sono la quintessenza dell’etica cyber. Il color script basato su tinte scure restituisce l’idea del crepuscolo e della speranza morente. Lo stile ricorda una certa Bedé francese con innesti personalissimi. Ramiro Borrallo fa un lavoro eccezionale per rendere l’Africa un continente desolato che è passato dall’essere incontaminato a disastrato senza passi intermedi.
In generale l’atmosfera che si respira, claustrofobica, paranoide, invita a volerne di più e anche se posso sospettare che il lieto fine non sia neppure contemplato nella seconda puntata, mi ricordo che il viaggio è molto più importante della destinazione. Ed in questo caso il team Leviathan crea un itinerario emozionale entusiasmante e disarmante.
Intrattengono indovinando l’atmosfera e fanno vibrare le corde giuste. Non si potrebbe davvero chiedere di più.
Editore | Leviathan Labs |
Autori | Massimo Rosi, Ramiro Borrallo |
Pagine | 96 |
prezzo | 14,25 € |