Il magazine di Dylan Dog è sempre un’ottima occasione per fare il punto con tutte le novità legate al mondo horror. Al di là delle storie presenti, di cui parleremo tra poco, gli inserti a colori, quasi una cinquantina di pagine, compongono un excursus a colori che spazia dal cinema al mondo dei game, dalla letteratura alle serie tv. Tante piccole anticipazioni e recensioni che rappresentano una saporita lettura per chi vuole avere tutte queste informazioni in un unico contenitore.
Siamo lontani da quando le riviste di settore (Fangoria, Gorezone!) presentavano delle news mensili su carta stampata. L’orizzonte degli aggiornamenti presenti che è internet, ha reso questo bolla un vicolo cieco evolutivo e, ormai per potersi godere queste anticipazioni bisogna aspettare questi inserti. Che, ovviamente, servono a mettere appetito, ma se volete andare più a fondo, avrete di cui divertirvi.
Tra l’altro non voglio ignorare il target a cui queste informazioni sono dedicate. Un pubblico di novizi ed imberbi fan dell’horror che magari non saprebbe neppure da dove iniziare a cercare. E poi gli approfondimenti che sono un po’ più trasversali, The Wicker Man tra gli altri.
La portata succulenta è la storia principale (per ampiezza non per importanza) con la coppia Barbato Baggi in splendida forma. La storia ci vede protagonisti di un Old Boy perennemente innamorato dell’amore, invischiato in una commedia degli equivoci dal sapore mortale e che ha come avversari non mostruosità multidimensionali ma la solita depravata umanità. In attesa della fidanzata da scaricare, Dylan in un ristorante alla moda si vede recapitare un pacchetto con un dito mozzato ed un indovinello. La macabra caccia al tesoro che si scatena, terrà con il fiato sospeso e con un finale che non sarebbe spiaciuto a Garth Ennis.
Segue un Horror File, un approfondimento bello corposo sull’horror rurale ed i villaggi legati a sette ed orrori vari. Maurizio Colombo approfondisce l’argomento con dovizia di particolari ed il quantitativo di pellicole che andrebbero recuperate, credetemi, è sorprendente.
La seconda tranche di informazioni è legato al maestro di Providence, il nostro Howard Phillips preferito. Tra fumetti di Alan Moore a tutta una serie di volumi incentrati sull’argomento, il materiale di riferimento è davvero molto corposo.
Chiude una storia di Cavaletto e Saudelli, in tinte di rosso. Sul tema ricorrente delle ghost stories circolari. L’old boy in questione resta invischiato in una magione vittoriana dove l’anima del poeta che la abitava non si decide ad andare. Come tutte le short stories, molto è lasciato al colpo di scena finale e, credetemi anche in questo caso non resterete delusi. Si Tratta di un racconto claustrofobico e sclaviano quasi in egual misura.
Il magazine è una bela iniziativa per iniziati : permette di approfondire certi temi che la stampa generalista, anche letteraria, non sfiora tanto di frequente e già che c’è sforna anche due racconti che permettono di dare una ira abbastanza precisa di come possa essere il mondo dell’Old Boy.
Soprattutto adesso che, se notate, l’horror sta piano ritornando di moda.
Autori | Aa Vv |
Editore | Sergio Bonelli |
Pagine | 174 |
Prezzo | 7,50 € |