“Mars 1” è il primo volume della riedizione di un manga di Fuyumi Soryo che aveva riscontrato un notevole successo presso il pubblico.
La nuova edizione Star Comics, che raggruppa l’intera serie in otto corposi tankobon, è curata nei più piccoli dettagli. Ogni singolo volume è un gioiello: la carta usata è spessa e particolarmente bianca, su cui i disegni risultano nitidi e puliti; i dialoghi hanno avuto una rinfrescata nella traduzione; il fumetto ha un formato medio che risulta comodo da tenere in mano e i caratteri grandi rendono scorrevole la lettura.
Mentre sta disegnando davanti alla scuola Kira, una sedicenne particolarmente timida, viene avvicinata da Rei, un ragazzo di diciassette anni, che le chiede indicazioni per raggiungere l’ospedale scolastico.
Imbarazzata, invece di rispondergli gli disegna una rapida ma dettagliata mappa, per permettergli di trovare con facilità il luogo indicato.
Rei non conosce Kira, ma lei sa bene chi sia lui, e non ne ha una buona opinione.
Ha la fama di essere uno scapestrato, un carattere fumantino che facilmente si scontra con i compagni, un irresponsabile che pensa solo a divertirsi con le ragazze approfittando del suo aspetto piacente, senza affezionarsi mai davvero a nessuna.
Kira, molto sorpresa di averlo incontrato, è pronta a scommettere che lui non l’abbia mai neppure notata e che non si parleranno mai più. Perché un ragazzo popolare dovrebbe perdere tempo con lei?
E probabilmente Rei si sarebbe dimenticato di Kira, se non si fosse accorto che, dietro la mappa che lei gli ha dato, c’è il bellissimo disegno di una mamma che stringe un bambino al petto.
È un’opera talmente toccante da impressionarlo. Anche perché, non ha più una madre, e in quei tratti percepisce l’amore che desidera, ma non ha mai avuto.
La ragazza che lo ha realizzato deve essere una persona sensibile e Rei, incuriosito, desidera conoscerla meglio.
Lei si offre di regalarglielo, visto che gli piace tanto. Lui, per sdebitarsi, si dichiara pronto a farle qualsiasi favore lei voglia. Kira non ha dubbi: vorrebbe che le facesse da modello per un ritratto.
Rei accetta immediatamente e così, trascorrendo molto tempo insieme a lui, Kira non riesce a restare indifferente al suo fascino. Inoltre si sorprende intrigata dal suo carattere, che scopre, con sconcerto, infestato da ombre…
I protagonisti del manga: Rei e Kira, sono adolescenti con caratteri opposti, con in comune molto più di quanto non credano.
Rei è un ragazzo che molti ritengono superficiale e incapace di amare.
Adora correre in motocicletta, come se non gli importasse di mettere a repentaglio la propria vita. Perciò pensano sia solo un incosciente amante del brivido, ma la sua assenza di istinto di autoconservazione nasconde un’angoscia profonda di cui nessuno sembra essersi mai accorto.
Soltanto Kira, ragazza silenziosa dallo sguardo attento, osserva veramente l’anima di Rei, chiedendosi cosa celi dentro di sé, desiderosa di andare oltre il suo atteggiamento menefreghista e le sue parole provocatorie.
Rei, quando la conosce, si rende conto che è diversa da ogni altra ragazza che abbia mai incontrato. La tratta con maggior rispetto perché vede in lei una principessa dal cuore gentile, ben lontana dalle ragazze volgari, vanesie e prepotenti di cui di solito si circonda, e si scopre desideroso della sua attenzione.
È consapevole di attirare gli sguardi per il suo aspetto, infatti nessuno ha mai cercato di capirlo veramente, di indagare i suoi dolori segreti, che invece Kira, con molta sensibilità, scorge subito.
Dichiara di non aver provato affetto nei confronti delle ragazze con cui è stato perché le ha percepite vuote e da loro non si è sentito mai apprezzato, amato, capito o conosciuto.
“Come può amarmi sul serio? Cosa le piace veramente di me? La mia ex diceva che le servivo come una specie di trofeo da esibire. Dato che sono un tipo che non passa inosservato, le piaceva portarmi in giro per farsi notare. Un pò come passeggiare con una borsa di Chanel o di Ferragamo.”
Quando con Kira instaura un rapporto differente, si scopre emozionato anche solo all’idea di vederla, ed è travolto dal batticuore quando prova a darle un bacio a stampo. Perché quel piccolo contatto vale molto di più di tutti quelli più intimi che ha condiviso con altre ragazze?
I disegni, in perfetto stile anni novanta, sono estremamente delicati, ed è bello perdersi nell’atmosfera di un’epoca ormai trascorsa, testimoniata da oggetti ed abiti tipici del tempo, in una vignetta si nota anche un Game Boy Advance.
Mi sono approcciata a Mars pensando che fosse un semplice Shojo, ma è molto più di questo. Oltre alla storia romantica – argomento che predomina – sono presenti altre tematiche estremamente importanti, quali il bullismo nella sua forma più seria, il disagio giovanile che può spingere al desiderio di togliersi la vita, problemi neurologici, traumi non superati e meccanismi autolesivi di coping. Per questi temi consiglio la lettura dell’opera – che comunque si schiera inequivocabilmente contro i tristi fenomeni sopra citati – ad un pubblico adulto non facilmente influenzabile.
La serie prende il titolo dal nome del pianeta Marte e dell’antico dio della guerra. Questo nome racchiude forse l’estremo sunto della storia, metafora di un’energia compressa e impossibile da fermare: la forza dirompente dell’adolescenza, l’intenso brivido della vita in divenire.
“Mars”, in conclusione, è un manga raffinato che riesce ad essere delicato nonostante le serie tematiche trattate. Se la lettura ha l’obiettivo di emozionare, allora questa storia raggiunge il suo scopo e lascia il lettore con la curiosità di conoscerne il seguito.
Chiara