“Brindille” è una graphic novel realizzata dagli artisti Freéderic Brrémaud e Federico Bertolucci. Originariamente è stata pubblicata in due volumi dalla casa editrice Salda Press, che ha recentemente riproposto la storia ai lettori in una nuova edizione: un bellissimo Omnibus, nella collana Maestri, di grande formato e con una curatissima copertina dai raffinati dettagli in rilievo.
Una notte, una fanciulla bellissima e aggraziata, dai lunghi capelli biondi e grandi occhi ingenui e stupiti, completamente nuda, perde i sensi in una foresta di fuoco e fiamme. Si risveglia circondata da strane piccole creature, che l’hanno trovata e intendono prendersi cura di lei.
Quando le chiedono il suo nome, però, si rende conto di non saper rispondere. Non solo: non ha alcuna memoria del suo passato, e di come sia finita lì. Ricorda solo le fiamme, un grande muro, la nebbiosa visione di un cavallo che scalpita.
Nonostante il piccolo bizzarro popolo l’abbia accolta, ben presto l’abbandona, perché teme che potrebbe attirare presso di loro le creature oscure che vagano nel bosco e che la stanno cercando.
Rimasta sola, si imbatte in un maestoso lupo dalla criniera, che dichiara di avere il compito di proteggerla da chi le sta dando la caccia. Le spiega, inoltre, che il suo destino è proprio andare incontro a quelle misteriose figure che la perseguitano persino negli incubi e combattere contro di loro senza paura: soltanto così potra ricordare la sua identità, e scrivere da sola il finale della sua storia.
Quella di “Brindille” è una storia particolare, delicatissima e potente, che segue le vicende di una protagonista in divenire, in cerca del proprio posto nel mondo, desiderosa di scoprire cosa si nasconde nelle ombre confuse del suo passato.
Comprimario fondamentale della protagonista è il lupo, pronto a proteggerla e sacrificarsi per lei, nell’attesa che sia pronta a fronteggiare i nemici e andare incontro al suo destino senza timore.Quando incontra per la prima volta la fanciulla la spaventa, a causa del suo aspetto minaccioso. Tuttavia ben presto le rivela la sua indole pacifica, e si fa guida nel suo viaggio verso l’ignoto, una sorta di “famiglio” che la indirizza con dritte e saggi consigli. Non ha un nome – si identifica nel suo essere lupo e quindi nel suo essere essenza animale dirompente, energia insopprimibile del mondo naturale – tuttavia capisce quanto sia importante per gli uomini avere un nome di riferimento con cui identificarsi, ed è quindi proprio lui a chiamarla Brindille: dal momento che è leggiadra come la brina e spesso emette spruzzi di scintille dorate.
“Battezzata” con questo nuovo nome, Brindille non si sente tuttavia più vicina a ciò che la circonda, percepisce sempre una distanza incolmabile tra lei e il mondo esterno, e non riesce a non sentire il richiamo dell’orda di guerrieri che dovrà affrontare, che la chiama come un canto a cui sa di non potersi sottrarre.
La battaglia che deve affrontare è una prova che la logora già nell’attesa dell’incontro con gli ignoti nemici. Forse questi avversari sono più grandi e terribili nella sua mente più che nella realtà, come tutti gli ostacoli della vita.
Le magnifiche illustrazioni di Bertolucci sono parte integrante nella costruzione dell’intreccio narrativo: infatti, anche se Brindille non è un’opera wordless, ci sono varie tavole senza parole e comunque in tutta la graphic novel gran parte della comunicazione viene affidata agli ampi ambienti raffigurati, arricchiti di significativi simbolismi da scoprire ad ogni tavola e da meditare con cura.
La natura viene rivestita di diversi sovrasensi, apparendo alla protagonista di volta in volta accogliente, ostile, misteriosa.
Ogni asperità dell’ambiente naturale rappresenta un metaforico ostacolo con cui Brindille è costretta a confrontarsi, un piccolo passo verso il suo futuro e la ricostruzione del suo passato.
Il mondo intero è riflesso della visione della protagonista che muta assecondandone sentimenti e segreti timori, ingigantendo ciò di cui ha paura e mostrando piccine tutte quelle persone che invece non riescono a comprenderla, e vorrebbero plasmarla a loro immagine per poterla inserire in uno stereotipo, attribuirle una definizione.
“Brindille” è un piccolo diamante, che saprà inondare le anime dei lettori di meraviglia e incanto, permettendo loro di lasciarsi conquistare da una storia in cui luci e ombre si alternano, a metà tra racconto fiabesco e romanzo di formazione.