“La lanterna di Nyx 1” (Nyx No Lantern), pubblicato dalla casa Dynit, è il primo volume di una nuova serie manga di Kan Takahama, autrice le cui opere sono molto apprezzate in Giappone e all’estero.
La lanterna di Nyx ha vinto riconoscimenti importanti: “L’Excellence Award del Japan Media Arts Festival” nel 2018 e il “Grand Prize del premio culturale Osamu Tezuka”.
La Dynit ha pubblicato anche altre opere della sensei Takahama: “L’ultimo volo dela farfalla”, “Il gusto di Emma”, “L’amante“.
La storia inizia nel 1944, a Kumamoto. Sono in corso dei terribili scontri armati e una bambina si rifugia spaventata tra le braccia della nonna, Miyo.
L’anziana la rassicura, e decide di tranquillizzarla raccontandole la sua storia.
Con un salto temporale, il racconto si sposta nel 1878, a Nagasaki.
Proprio come se fosse una piccola Alice, la cui vita viene cambiata per sempre nel momento in cui entra nel buco nel terreno che la conduce nel misterioso Underworld nato dalla fantasia di Lewis Carroll, anche l’esistenza dell’adolescente Miyo cambia nel momento in cui varca una porta: per la precisione la soglia di un negozio di antiquariato, dove viene condotta da una parente per rispondere ad un annuncio e proporsi per un lavoro di commessa.
Miyo crede che non verrà mai assunta, visto che non sa leggere, non sa scrivere, non sa cucire… insomma, non possiede nessuna abilità particolare. Eppure, un talento unico la caratterizza: toccando un oggetto, è in grado di vederne il passato, il presente e il futuro.
Proprio per quest’ultima capacità il proprietario del negozio, l’eccentrico Momo, decide di assumerla.
Il nuovo lavoro si rivela molto diverso dalle aspettative di Miyo: Momo la rende partecipe delle decisioni da prendere e le insegna nuove cose ogni giorno, persino a leggere e scrivere.
Miyo, ragazza con una bassa autostima, convinta di essere sciocca ed inutile, scopre così di nascondere in sé estro e potenziale. Lusingata dalla fiducia che il suo datore di lavoro ripone in lei si impegna come può per mostrargli di essere meritevole della sua stima.
Quali avventure la attendono?
Attraverso gli occhi attenti della silenziosa Miyo, il volume trasporta il lettore in un tempo lontano, in un mondo ovattato, nella seconda metà dell’1800, nella suggestiva Nagasaki.
Nel negozio di Momo, dove è libera di esprimersi e dove le sue idee vengono tenute in grande considerazione, Miyo porta una ventata di freschezza e rivoluziona anche la sua vita, rendendosi finalmente conto di poter essere apprezzata per la propria interiorità.
Ganji, il cuoco di Momo, è un assistente che lavora nel negozio.
Il suo aspetto è quello di un uomo burbero, ma quando Miyo ha modo di conoscerlo meglio, scopre che è una persona gentile e disponibile. Si rivela ben presto un fedele amico, è affidabile ed è un gran lavoratore, anche se non è sempre scrupoloso e preciso come Miyo.
Il personaggio più enigmatico della storia è Momo, il proprietario del negozio di antiquariato, giramondo alla perenne ricerca di oggetti strabilianti per stupire i suoi clienti.
Ha un comportamento bizzarro, tanto che persino lo stesso Ganji non sa dire se sia “molto stupido o molto intelligente“.
Momo indosse sempre un paio di occhiali da sole a specchio, altro dettaglio che contribuisce a dargli un tocco ancora più strambo. Miyo non riesce a capire con facilità quest’uomo, ma è molto affascinata da lui e onorata del rispetto e della premura che lui le riserva.
Nel corso della lettura vengono rivelati dettagli riguardo il suo passato, che incuriosiscono ulteriormente il lettore.
Momo, inizialmente, può sembrare il tipico personaggio che incarna la figura del pigmalione nei confronti della fanciulla indifesa, ma va oltre questo stereotipo: anche se Miyo è ancora molto ingenua, lui non sfrutta il proprio ascendente cercando di plasmarla e di trasmetterle le proprie idee, incoraggiando piuttosto lo sviluppo del suo personale pensiero critico.
L’opera è impreziosita, sia nei dialoghi che nelle vignette, da numerosi riferimenti letterari, allusioni a fiabe famose come Cenerentola e ad opere indimenticabili ed amatissime come Alice nel paese delle meraviglie.
Le illustrazioni, dal tratto delicato e pulito, si distinguono per i suggestivi chiaroscuri, la cura dei dettagli e la precisione dei volti, che risultano particolarmente espressivi.
Un plauso va all’edizione Dynit: il volume, con pagine di grande formato, permette di apprezzare appieno la bellezza dei disegni, la copertina è impreziosita da dettagli in rilievo,e ci sono varie pagine a colori.
“La lanterna di Nyx” è un’opera storica di rara raffinatezza, capace di coinvolgere e incantare il lettore. Dopo aver sfogliato l’ultima pagina, si ha un unico desiderio: leggere il seguito di questa storia magnifica, che promette meraviglie, come uno scrigno di scintillanti sorprese.