“Doctor Tomorrow” è un fumetto edito dalla casa editrice Starcomics, un volume unico di grandi dimensioni brossurato e interamente a colori, pubblicato nella collana Valant (quella dedicata ai fumetti europei e in modo particolare all’universo supereroistico.)
Il volume è stato disegnato da Jim Towe e scritto da Alejandro Arbona. La copertina, invece, è a cura di Kenneth Rocafort.L’albo raccoglie i cinque episodi di Doctor Tomorrow pubblicati negli Usa tra febbraio e agosto del 2020. In appendice si trova una bella sezione di tavole disegnate da vari autori che hanno scelto di omaggiare il personaggio di Arbona. Si trovano inoltre anche alcuni schizzi preparatori e tavole extra prive di coloring.
Bart Simmons è un adolescente che vive a Berkeley, in California. Non è particolarmente studioso, ma molto intelligente e capace negli sport. Un pomeriggio, mentre si sta esercitando con la sua amica Green Gretchen a rugby, viene fermato da un uomo volante che indossa un abito stranissimo. Dichiara di provenire da un’altra dimensione, e di essere Bart stesso, solo una sua versione più adulta, che ha vissuto in un universo parallelo in cui è un autrofisico nonché un forte supereroe. Solo grazie all’aiuto del giovane Bart, però, può incanalare e amplificare i suoi poteri, per fronteggiare e sconfiggere il malvagio Hadrian che minaccia l’equilibrio del mondo.Bart è entusiasta: sembra proprio il prologo di una delle grandi avventure che ha sempre sognato vivere. Ma può davvero fidarsi di quell’uomo?
In un panorama fumettistico in cui spesso le storie sono lunghe saghe di interminabili episodi, “Doctor Tomorrow” si presenta come un’opera breve, un volume unico concentrato ed adrenalinico che riesce a raccontare una storia di intenso valore metaforico.
Viene analizzato il rapporto di Bart con il padre, un rapporto conflittuale che appare quasi a senso unico perché l’uomo è spesso impegnato e purtroppo non riesce ad essere particolarmente presente nella vita del figlio. Tuttavia quest’ultimo, nonostante le ripetitive delusioni, si mostra sempre comprensivo nei confronti del genitore e mai rancoroso.
Anche il legame tra lui e Gretchen, la sua amica appassionata di scienze, viene approfondito: un’amicizia profonda che travalica le epoche e i mondi, perché le anime simili sono capaci di conoscersi e riconoscersi in qualsiasi dimensione.
Bart, protagonista e fulcro centrale della narrazione, è collocato in una posizione scomoda, al centro dell’enorme salone degli specchi della sua stessa anima, in bilico tra ciò che non è ancora e quel che potrebbe diventare.
C’è ancora posto, nell’immaginario del terzo millennio, per i supereroi? Assolutamente sì, e soprattutto per quelli come Bart, che riescono a mostrare ai lettori il lato supereroistico di sé stessi.
“Doctor Tomorrow” insegna che, proprio quando la vita rischia di lasciarci destabilizzati e privi di punti di riferimento, bisogna cercare l’equilibrio dentro di sé, e diventare i supereroi della propria esistenza.