Da quando iniziarono a girare le voci su una possibile nuova serie di cartoni animati dei Masters of The Universe esplose dentro me un mix di ricordi, nostalgia, emozioni che non avvertivo sin da bambino. Sono stati mesi di trepidante attesa, in cui la mente fantasticava immaginando singolari storie che avrebbero potuto raccontare, avvenimenti che sarebbero potuti accadere e persino quali Action Figure avrei potuto comprare (unendole alle decine e decine già presenti nella mia collezione). Ma alla fine, purtroppo, come spesso accade quando ci si aspetta troppo da qualcosa, ne sono rimasto fortemente deluso.
Tutte le mie aspettative sono state stroncate da una storia, a mio avviso, molto banale, più simile a quello che ci aspetteremmo da una soap opera. Le “rivelazioni” portano ad arrabbiature, abbandoni e sparizioni, troppo pretestuosa la motivazione su cui si basa tutta la storia.
L’animazione, seppur di un genere un po’ datato e che rimanda agli anime, probabilmente resta l’unica nota piacevole di questa storia. Sarà che i disegni ricordano lo stile originale?
Dopo la visione molte domande non trovano risposta: perché Smith si è intestardito pubblicizzando tutto come un sequel? E’ realmente un sequel? Perchè sembra più una puntata di “What if…?”
Il nobile potere di Grayskull viene ceduto a diversi personaggi, come se fosse in prestito, sminuendo l’importanza che in passato veniva sottolineata. Cosa diventa adesso il potere? Avere addominali scolpiti (alla stessa Evil Lyn spuntano addominali che neppure Schwarzenegger in Conan aveva)? Ed inoltre, il potere è legato alla spada oppure no? Un simbolo centrale della storia passa adesso in secondo piano.
La serie del 2002 era riuscita a creare una vera e propria trama, una storia ben strutturata e consolidata, che aveva unito ed approfondito tutte le avventure che negli anni ’80 erano state raccontate in singoli episodi o nei minicomics, riuscendo a portare la narrazione ben oltre ogni immaginazione. Smith avrebbe dovuto immergersi a piene mani in quella serie ed utilizzarla come trampolino di lancio per la sua “Revelation”. Adesso invece tutto quel lavoro è stato accantonato e non preso in considerazione decidendo di scrivere una storia inserendo personaggi a casaccio (Pig Boy?) senza un criterio, senza approfondire nessuno in particolare. I personaggi sono comparse ad eccezione di Teela a cui viene dedicata la prima parte. Non sarebbe stato più furbo parlare di spin-off? E chiamarlo Tee-La? Ok battuta poco felice ma probabilmente le forzature del politically correct, vedi King Grayskull (un antenato di un personaggio simil vichingo con la carnagione scura) hanno trasformato troppo questa serie. Il protagonista è un uomo virile, biondo e pieno di muscoli. Che ci possiamo fare? Chi vuole altro si guardi Sailor Moon…
La serie quindi realmente alla fine per chi è? Gli anni passano per tutti, hanno 40 anni coloro che lo videro per primi negli anni ’80 e non sono più bambini neppure coloro che videro la serie dei primi anni 2000 durante l’infanzia. Un bambino di oggi che vede per la prima volta questo He-Man, cosa ne dovrebbe sapere? Cosa dovrebbe capire? Probabilmente avrebbe una visione totalmente differente dal cartone che avevamo visto noi.
Credo che il brand sia veramente sfortunato o comunque sia gestito da persone che non riescono a dargli la giusta importanza o che lo sappiano realmente valorizzare e la MATTEL, detentrice del marchio, ne ha sicuramente colpa. Hanno una miniera d’oro tra le mani e non riescono a valorizzarla come dovrebbero.