L’apocalisse personale di Samuel Stern sta finalmente arrivando a compimento. Piano tutti i nodi vengono al pettine e quello cui stiamo per assistere, tra le ombre e la luce è l’inizio della fine.
Lo abbiamo visto molte volte negli ultimi mesi, questa saga extralunga è il preludio a qualcosa di nuovo e differente, nulla sarà mai come prima.
Tutto quello che è accaduto nei mesi precedenti (trovate tutti i dettagli, qui ) è servito a portare Samuel qui. Il mondo così come era è cambiato per sempre, e in un modo o nell’altro tutti dovranno farci i conti.
Così Gianmarco Fumasoli, in solitaria questa volta, aggiunge un altro tassello alla cara catastrofe che si sta per verificare e, visto che non lo si può più ignorare, porta il mondo ad ammettere che, si , effettivamente il re è nudo.
Cranna va a recuperare Samuel per portarlo sul luogo di un crimine. Una nota imprenditrice digitale, Vermillion Larse, (è la seconda volta che trovo un certo tipo di riferimenti, in poche settimane, troppe per essere un caso – trovate un personaggio simile in Eternity numero 5) è stata rapita in diretta da una vecchia conoscenza di Samuel. Quel William Chamber che era comparso in Legione (il numero 3).
Come il personaggio interpretato nei cabaret da Caterina Guzzanti, William è posseduto, ma il suo demone in realtà è un povero diavolo, perché quello con la coscienza davvero cattiva, è lui.
E anche in questo caso le cose non sono troppo diverse, visto che, con il solo scopo di dimostrare che i demoni sono già insiti dentro di noi, William costringerà Samuel ad esorcizzare Vermillion senza che questa sia mai stata posseduta.
Qui bisogna aprire una piccola parentesi all’interno della complessa genesi dei demoni del mondo di Samuel. La spiegazione data alle prime battute, ossia che un demone nasce nel momento in cui qualcosa si spezza all’interno di un essere umano, è risultata sin troppo semplicistica. Complice la sconfinata conoscenza del mondo esoterico da parte di Massimiliano Filadoro, tutta la filosofia dietro alla nascita dei demoni si è armonizzata con i differenti punti da cui questa questione si può interpretare.
A dirla tutto sappiamo molto dal punto di vista degli umani. E anche da quello dei demoni. Manca ancora qualcosa dal punto di vista angelico. E anche Angus continua ad essere un personaggio necessariamente misterioso e funzionale a quello che sta per accadere.
L’aspetto estremamente interessante di questo episodio, è che tutti i cavalieri si sono riunito, Cranna, Duncan, Penny, tutte le pedine sembrano essere posizionate.
Va sottolineata la bravura di Francesca Biscotti che arriva a rendere le componenti demoniache nel reale in una maniera inquietante e disturbante. Il suo character design, si avvicina molto allo stile manga europeo, ma è allo stesso tempo ricco di inflessioni e influenze europee.
Nel complesso la storia è intrisa di azione e la regia della Biscotti contribusice molto al dinamismo delle tavole.
Lo sguardo demoniaco che disegna nell’ultima vignetta rende tutto sufficientemente spettrale e senza speranza. Oltre alla curiosità morbosa!
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