La Saldapress mette a segno un gran bel colpo portando a casa i diritti per la pubblicazione dell’Energon Universe. Robert Kirkman e la sua Skybound si dedicano a rinverdire alcuni dei franchise più potenti degli anni ’80.
Non si esce vivi dagli anni in cui la cultura nerd è nata. Essere adolescente negli anni ’80 ha per forza rappresentato la possibilità di incrociare questi due franchise gestiti dalla Hasbro. La grande casa di produzione di giocattoli decise di seguire strade differenti per queste proprietà intellettuali.
Mentre per la prima si trattava di rinvigorire un personaggio i cui giocattoli avevano fatto sognare le generazioni uscenti dalla seconda guerra mondiale, per l’altro bisogna mettere assieme alcuni componenti provenienti dal Giappone e rimodellarne in qualcosa di totalmente nuovo.
Così nascevano G.I. Joe e Transformers.
E sin da quegli anni, oltre alle immarcescibili serie TV e i giocattoli ovviamente, c’erano i fumetti, Ai tempi era la Marvel Comics che si occupava di pubblicare entrambe le serie (che casualmente furono le prime a ritornare in Italia dopo anni di assenza della defunta Corno).
E già dai tempi Marvel si era pensato di far incrociare le due serie costruendo un continuum condiviso.
Molti anni, e differenti case editrici dopo, Robert Kirkman è riuscito a fare l’impossibile : creare un universo, l’Energon, in cui tutti questi personaggi potessero vivere una seconda giovinezza.
Se la controparte ludica non ha mai affrontato vere e proprie battute d’arresto (forse questo è un concetto più vero per i Transformers a dire la verità). C’era bisogno di un progetto che potesse ricreare l’allure iniziale su carta stampata.
Il progetto dell’Energon Universe nasce da subito con due serie regolari, Void Rivals e Transformers, i cui due primi archi narrativi sono appena stati pubblicati in splendidi volumi cartonati.
A questo si aggiungerà la serie dei Joes ovviamente, ed un quantitativo di miniserie monografiche atte ad approfondire le varie linee narrative.
Void Rivals, è il primo serial ad arrivare. Scritto dallo stesso Robert Kirkman e disegnato splendidamente da Lorenzo de Felici, racconta di due razze in guerra Artoniani e Zartoniani, belligeranti più per status quo che per altro, visto che i due protagonisti, incontrandosi, si scoprono molto più simili che differenti.
E nel mentre, le loro vite si intersecano con Jet Fire (uno dei Transformers dalla storia più longeva, visto che il suo modello originale parte da un’altra produzione americano-giapponese, Robotech) e con la Quintessenza che invece appartiene proprio al mondo dei Transformers Generazione 2. la capacità che ha Kirkman è quella del paziente world builder così, mentre imbastisce lentamente le sue trame, e piano si intravede anche la sagoma di Cybertron, è con il volume dei Transformers di Daniel Warren Johnson che arrivano i fuochi d’artificio.
Di quanto ami questo cartoonist e praticamente ogni cosa che esce dalle sue mani, ve ne parlo qui.
Johnson recupera l’incipit della serie originale, riportando Autobot e Decepticon a risvegliarsi sul pianeta Terra dopo una battaglia senza esclusione di colpi all’interno della loro astronave. Che infatti continua a schiantarsi contro una montagna.
Quello che cambia, è la dose di cattiveria ipercinetica e qualche eccesso di realismo. I robot subiscono ogni singolo colpo, si ammaccano , si frantumano, vanno in pezzi, necessitano di pezzi di ricambio che ne modificano l’aspetto. Per tacere di quello che succede agli umani.
Non credo sia un caso che questa serie abbia fatto incetta di Eisner Awards nel corso della edizione 2024.
Daniel Warren Johnson ha l’inusitato talento di saper proiettare le cose in avanti, facendo accadere dozzine di cose tenendo il lettore letteralmente attaccato alle pagine, invaghito del suo tratto e allo stesso tempo in balia di una serie di eventi turbinanti.
La bellezza di questi due volumi, ed in generale dell’Energon Universe, è che, a parte alcuni riferimenti incrocianti e qualche rimando che in fin dei conti è più un premio per i fan hardcore, tutto è perfettamente leggibile in maniera indipendente.
Per dirvi. Jet Fire incontra Starscream ad un certo punto, ma solo molto più avanti, e con tutta la dovizia di particolari necessari, capiremo come si conoscono. Piccolo spoiler, pur essendo ambientati nello stesso universo, bisognerà arrivare al terzo volume dei Transformers per incrociare il primo vero riferimento ai G.I. Joe.
Mentre, che fine abbia fatto Megatron è tutta un’altra questione, su cui al momento voglio lasciare dei puntini di sospensione.
In definitiva si tratta di un piacevole salto nel passato, ma un salto fatto con gusto, dove l’effetto nostalgia dura fino ad certo punto mentre, al contrario, la solidità di trame e comporta grafico è un motore molto più forte e trainante!
Bel lavoro Skybound. E bel Lavoro Saldapress!
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