Non si può scegliere come nascere, ma si può scegliere come morire.
Conoscere la verità regala all’uomo la giusta forza. Qualunque sia la verità.
1Q84-Libro 1 e 2, pag. 716.
Opera fondamentale del giapponese Haruki Murakami, 1Q84 è un thriller psicologico/ucronico diviso in due volumi: Libro 1 e 2/Aprile-Settembre, pubblicato per la prima volta in Giappone nel 2009, e Libro 3/Ottobre-Dicembre, uscito nel 2010. In Italia sono stati pubblicati da Einaudi rispettivamente nel 2011 e 2012.
Tokyo, 1984. Tengo, solitario trentenne, revisore di scritti di autori emergenti e insegnante di matematica in una scuola preparatoria, viene incaricato di riscrivere La crisalide d’aria, opera prima di una giovanissima scrittrice in gara per un premio letterario. Aomame, istruttrice di fitness e di arti marziali presso un esclusivo club sportivo, svolge incarichi particolari per conto di una ricca vedova filantropa che accoglie e difende donne vittime di violenze. Distanti per storia di vita e carattere, al tempo delle elementari hanno condiviso un gesto profondo che non hanno più dimenticato. Da adulti si cercheranno al confine di due mondi, il 1984 e l’1Q84, un universo alternativo con due lune e una storia parallela le cui regole sono descritte proprio nel romanzo che Tengo è chiamato a revisionare. Il loro destino si compirà assieme a quello del leader della setta religiosa Sakigake e dei suoi sgherri, di un brutto ma implacabile detective privato, di un editor letterario cinico e calcolatore, di una guardia del corpo con addosso molte ferite e molta saggezza.
1Q84 è giustamente considerato un classico contemporaneo. Ben scritto, visionario, onirico, filosofico, romantico, pieno di citazioni letterarie e di attenzione per l’introspezione e la ricerca psicologica sui personaggi. La protagonista femminile Aomame sa il fatto suo e prende forza dai suoi stessi traumi e squilibri, si fa presto a tifare per lei. Così come viene abbastanza naturale il processo di identificazione nel protagonista maschile, Tengo, una specie di nerd atletico, un sociopatico con un discreto appeal presso il pubblico femminile. Il terzo attore – nonchè terzo point of view narrativo che si affianca ai primi due a partire dal secondo libro – è Ushikawa, detective geniale dall’aspetto deforme e dal passato deprimente ed oscuro; un villain per Tengo e Aomame, che gioca la sua partita personale per la sopravvivenza. Last but not least, Fukaeri, stupenda diciassettenne eterea dalla parlata sibillina e dislessica, scrittrice in erba proiettata in una dimensione più grande di lei nella quale riesce però a muoversi con leggerezza felina. I personaggi di contorno sono ottimamente inseriti nella narrazione, hanno spessore e personalità e in un racconto più corale e meno incentrato sui protagonisti principali avrebbero potuto dire molto di più.
L’universo narrativo creato da Murakami è un mondo freddo e straniante, in cui si muovono sottotraccia i fili di relazioni umane che cercano disperatamente di non affondare nel mare della solitudine e del distacco ma a volte falliscono nel tentativo, soprattutto quando a provare sono donne. 1Q84 è anche un romanzo femminista, dove l’autore ci insegna l’importanza della ricerca di sé stessi e la cura delle piccole cose. Anche se il titolo richiama 1984 di George Orwell – un dichiarato omaggio da parte di Murakami, peraltro – le somiglianze tra le due opere finiscono lì. 1984 è un romanzo distopico e politico avvolto da una cappa di pessimismo senza rimedio, mentre qui sullo sfondo di una realtà cattiva e claustrofobica si fa strada una intensa e particolare storia d’amore ad offrire una chiave di salvezza.
Punto debole è l’adrenalina, prossima allo zero. L’azione è lenta e lo svolgersi della trama a tratti ridondante: un altro autore avrebbe potuto raccontare la stessa storia in metà delle pagine. Ma avrebbe probabilmente anche perso metà della magia.
È un libro di quelli che quando li finisci poi ti mancano. Da leggere se amate i thriller psicologici, i racconti d’atmosfera e le dimensioni parallele, se siete aspiranti scrittori, viaggiatori senza soldi o semplici collezionisti di storie d’amore.
Ascolti consigliati in abbinamento:
Leoš Janáček – Sinfonietta
Van Halen – Love walks in
Stone Sour – Hesitate
Bonnie Tyler – Have you ever seen the rain?
Timoria – Via padana superiore
Cindy Lauper – Time after time
di Fulvio