Cos’è il Diavolo?
È una bella domanda, i più religiosi di noi potrebbero trovare la risposta nei testi sacri e nella fede, gli altri, i più materialisti ti diranno che non esiste, che è solamente un’invenzione da parte della chiesa per tenere a bada i poveri contadini ignoranti. Ma se la vera risposta non fosse nessuna delle due? E se non ci fosse una vera risposta?
Jeff Lemire prova a dare una sua personale interpretazione all’interno di Gideon Falls, l’opera horror iniziata nel 2018 e terminata lo scorso anno, opera che vede ai disegni l’italianissimo Andrea Sorrentino.
Non è un caso che i due protagonisti principali dell’opera siano due uomini così diversi, ma anche così simili per certi versi. Entrambi sono costretti a stare soli, per scelta propria e degli altri, padre Wilfred è il classico prete che sembra non sentire più la voce del signore, costretto a trasferirsi nella piccola comunità di Gideon Falls per volere del vescovo, questa figura, che almeno per i primi capitoli, rimarrà misteriosa e sconosciuta. Padre Wilfred ha un passato difficile, cosa che lo accomuna all’altro protagonista di quest’opera, Norton Sinclair, un ex paziente di un ospedale psichiatrico che ha lo strano feticismo di andare a scavare nella spazzatura per cercare pezzi di una fantomatica struttura visibile solamente a lui, il fienile nero. Come già detto anche Norton ha un passato difficile, da bambino è stato trovato senza genitori a vagare nella discarica di Gideon Falls, ma non la stessa Gideon Falls che ha come capo spirituale padre Wilfred, bensì un’altra cittadina con lo stesso nome, appartenente ad un piano dimensionale totalmente diverso. Per evitare di rovinarvi il piacere della scoperta forse è meglio fermarsi qui con la descrizione della trama, ma vi basti sapere che tutti i dettagli elencati fin ora sono solamente la punta dell’iceberg di ciò che vi attenderà leggendo questa storia.
Jeff Lemire tesse una trama complicata, non semplice da seguire. Spesso, quando si entra nel campo degli universi paralleli la strada per chi scrive la sceneggiatura può risultare in salita. Alcuni dettagli accennati all’inizio dell’opera vengono lasciati lì e fatti morire, per dare spazio ai temi principali, in questo caso Lemire prova in tutti i modi a non far perdere la bussola al lettore che si dovrà armare di pazienza e sarà costretto a tornare indietro per rileggere le molte sottotrame che affollano questo fumetto.
La scelta dei disegni di Sorrentino rende perfettamente l’idea del viaggio mentale che sta compiendo chi legge Gideon Falls. Nei momenti in cui la storia alza il ritmo e si fa più cervellotica il disegnatore napoletano decide di proporre delle tavole dai caratteri molto minimal, grazie all’uso di figure geometriche ricorrenti e di continue rotture dei confini dei vari disegni, che ci accompagnano alla perfezione, riuscendo nell’intento di arricchire la storia, ma senza surclassare la trama, prendendosi il giusto spazio.
Il tema horror è presente, senza dubbio, ma non è così invadente come potrebbe sembrare leggendo solamente le prime pagine, anch’io che non sono un grande amante del genere ho provato piacere nel tentare di seguire i continui avvenimenti, senza mai sentire il peso dell’ansia nel voltare pagina che, chi invece è fan del genere, cerca in ogni volume.
Nonostante tutto il tema principale dell’opera è la ricerca e la distruzione del diavolo, nelle molte forme che assume durante l’avvicendarsi degli eventi. Diavolo che non si nasconde in simboli pagani o religiosi, ma che prende possesso di noi e ci spinge a trasformarci in animali, contro la nostra volontà. Ad oggi Bao Publishing ha pubblicato solamente i primi 4 volumi dell’opera, opera che forse sembra avere un ritmo lento in prima battuta, nonostante i colpi di scena iniziali, ma che poi ingrana la quinta e parte per quello che può essere lo sprint finale già dal quarto volume. Ora non ci resta che farci accompagnare nel finale di questa storia vincitrice di due Eisner Awards.
Gideon Falls è un’ottima serie, sia per chi ama il mondo horror, ma anche per coloro che non sono assidui lettori del genere. Lemire e Sorrentino lavorano sugli stessi ritmi, l’operato di uno non surclassa mai quello del collega, disegni e sceneggiatura coesistono alla perfezione, rendendo il fumetto pubblicato in origine dall’Image Comics un vero must have per chiunque stia cercando una storia recente di ottimo livello. Non mi resta che consigliarvi ancora una volta questa serie ed attendere con voi la pubblicazione italiana dei suoi capitoli finali.