Agli albori degli anni ’90 giungeva nelle TV italiane uno dei cartoni animati/anime, ancora oggi, tra i più amati da tante generazioni di bambini: I Cavalieri dello Zodiaco. Con una sigla assolutamente indimenticabile, scritta e cantata da Massimo Dorati, rimanevamo tutti incollati al piccolo schermo per poter seguire le gesta dei nostri beniamini scoprendo puntata dopo puntata nuovi personaggi con sempre più straordinarie armature ed epici duelli.
In realtà la storia, con il nome di Saint Seiya, era nata qualche anno prima, nel 1985, dalla mente e dalle matite di Masami Kurumada, divenendo successivamente una serie animata che, grazie all’enorme successo, portò alla produzione di numerosissimi giochi, action figure e merchandise di ogni tipo.
Quello di cui si parlerà in questa recensione è proprio uno degli ultimi prodotti legati ai nostri beniamini d’infanzia, parleremo infatti del gioco di carte dei Cavalieri dello Zodiaco.
Il gioco, prodotto nel 2020 e commercializzato in Italia da 3 Emme Games, si basa sulla prima parte del manga ove viene raccontato lo scontro dei 5 Cavalieri di Bronzo fedeli ad Atena: Seiya, Shryu, Hyoga, Shun e Ikki (da notare l’uso dei nomi originali diversamente da quanto veniva fatto nel doppiaggio italiano dell’anime) contro i vari altri cavalieri di bronzo, d’argento e d’oro. Lo scopo del gioco è quindi eliminare più nemici ed aumentare la propria “potenza di fuoco” grazie alle esperienze tratte dalle battaglie passate cercando di mettere fine alle minacce contro Lady Isabel (Atena) prima che l’ultima fiamma del (famoso) orologio del Grande Tempio si estingua.
La scatola comprende: un regolamento (purtroppo non sempre chiarissimo), 200 carte, un tabellone/tappetino di gioco ove posizionare i vari nemici con cui potersi scontrare, un orologio con dodici fiamme magnetiche, cinque segnalini dei nostri eroi e venticinque segnalini per le ferite.
Al gioco possono partecipare dai 2 ai 5 giocatori ed ha una durata media di circa 45-60 minuti, ovviamente il tempo varierà in base a quanti giocatori parteciperanno. Si potranno così incarnare le gesta di uno dei cinque protagonisti di bronzo (ognuno con caratteristiche diverse l’uno dall’altro) cercando di passare dalle iniziali semplici carte eroe a potente cavaliere seguendo una meccanica di gioco ormai molto frequente in numerosi giochi: Deckbuilding (letteralmente costruzione del mazzo).
Le varie carte che si susseguono sul tabellone di gioco rappresentano i vari nemici e, anche a volte, amici fedelmente ripresi dall’anime e suddivisi in vari colori (verde per i personaggi senza vestigia, bronzo, argento, oro per i cavalieri e azzurro per Lady Isabel e Arles) a secondo della loro potenza. Durante i vari scontri si potranno inoltre acquisire le famose armature dei potenti cavalieri d’oro che permetteranno così una maggiore potenza, sia sotto il profilo di forza che di cosmo, sbloccando anche particolari capacità speciali insite in ogni armatura.
Vince infine chi, allo scoccare dell’ultima fiammella (ognuna verrà “spenta”/eliminata ogni volta che un cavaliere d’oro verrà sconfitto o eliminato), avrà totalizzato più punti sconfiggendo i nemici e acquisendo così più esperienza possibile.
Il gioco è consigliato per un’età dai 14 anni in su, ma sono sicuro che chi veramente apprezzerà questo simpatico passatempo ludico saranno gli over 30 che, nei pomeriggi degli anni ’90, tra una brioscina ed un succo di frutta, stavano incollati alla tv in attesa di un nuovo episodio dei propri beniamini seguendoli nella scalata alle dodici case per poter salvare Atena.
In attesa dell’arrivo imminente della sua espansione, che narrerà le gesta degli eroi ad Asgard, non mi resta altro che augurarvi un buon divertimento tra un “fulmine di Pegasus”, una “cuspide scarlatta” ed una “dimensione oscura”.
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