É arrivato Non Tornare più, il volume conclusivo di Harrow County, la serie gotica creata da Cullen Bunn e Tyler Cook. Il volume conclusivo chiude gli archi narrativi portando la serie Dark Horse a sviluppi entusiasmanti.
C’è poco da fare, il gotico americano piace. Piace alle loro latitudini, dove tutto il folklore che riguarda le origini della loro cultura, viene mitizzato. Piace a noi che lo viviamo dall’altra parte dell’oceano, e che ce lo fa sembrare esotico eppure familiare.
Cullen Bunn aveva pensato ad Harrow County come ad un romanzo, pubblicato a puntate sul suo blog ed ambientato ai giorni nostri. Poi qualcosa è intervenuto e, la nostra strega ha cambiato nome e secolo fino a trovarsi esattamente dove doveva essere.
Negli anni Venti del secolo scorso una strega abitava la contea di Harrow, Hester Beck. Hester si prodigava ad aiutare gli altri a volte con metodi che la gente comune non riusciva propriamente a comprendere. E poi c’erano le voci. Voci di strane unioni dei moschi, di creature che sussurravano i loro nomi alla brezza notturna. È più o meno così che Hester Beck finisce uccisa, purificata nel fuoco al confine del podere di Isaac Crawford.
Diciotto anni dopo, Emmy è una ragazza solare. Ogni tanto qualche stranezza le scivola addosso. Come quella volta che è riuscita a far guarire un vitellino prossimo alla morte. O come quell’altra che ha trovato una pelle di bambino e che ha deciso di tenergli compagnia.
Il problema è che la contea di Harrow è sempre la stessa e si ricorda tutto di Hester, e ci mette poco a trarre delle conclusioni. É così che, in una fuga notturna, dai ritmi sincopati ed alienanti, che Emmy scopre di avere una parte di Hester dentro di sè. E bè, che nient’altro è come sembra.
Gli elementi topici del gotico americano si ritrovano tutti in queste poche pagine iniziale e dureranno per tutta la saga. La contea di Harrow è animata da ritmi regolari e da gente che, almeno in linea teorica, si fa i fatti suoi. Solo che dietro ogni parvenza di normalità si cela qualcosa di bislacco e weird.
Se siete mai stati alla Haunted Mansion dei parchi Disney, sapete bene di cosa stia parlando. L’ingresso alla magione è composto da un ascensore a pianta ottagonale. ogni due pareti c’è un dipinto che raffigura scene apparentemente tranquille e rurali. Solo che man mano che l’ascensore scivola verso il basso, compaiono i cadaveri morti male.
Il dualismo che attraversa l’intera saga di Harrow County è esattamente questo. Una apparente imperturbabile naturalezza, che finisce per assorbire anche il male più efferato.
Tyler Crook, creatore grafico della serie, per anni al servizio del B.P.R.D di Mike Mignola ed Hellboy, traduce con linee gotiche tutto questo. La scelta di utilizzare gli acquerelli contribuisce in buona parte a rendere le tavole vagamente vintage. E lo stesso tratto di Crook, stilisticamente pulito quasi alla sintesi, contribuisce a fornire invece una importante componente emozionale.
Dark Horse ci ha decisamente visto lungo nello sviluppare questa saga, ed i volumi di ReNoir, sono estremamente curati e carichi di ogni possibile dietro le quinte. Dagli studi preparatori, alle note a margine. Godere di queste informazioni permette di aggiungere un ulteriore livello di lettura alla saga.
Sarebbe bello, dopo avere goduto dei brossurati, poter sperare in un omnibus, o due, che raccolga la saga completa e tutti gli speciali annessi.
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