
In uscita in questi giorni per Bao Publishing, il nuovo volume di Hack/Slash presenta Zoe Thorogood al suo meglio, intrisa di cultura pop, ipercinetica, riflessiva e maledettamente millenial.
Zoe Thorogood è un vulcano in eruzione (ve ne parlo qui con maggior dettaglio). Sua è la potentissima capacità di miscelare la cultura pop all’introspezione creando una composizione squisitamente squilibrante sia graficamente che dal punto di vista dei testi. E la meraviglia di tutto ciò è come, alla fine, ogni cosa risulti coerente.

Hack/Slash è una serie a fumetti che, nel 2024 ha festeggiato i suoi primi vent’anni. Pubblicata a fortune alterne prima da Devil’s Due e poi da Image Comics.
Creata da Tim Seeley in una serie di one shot, ha il merito di mescolare elementi di cultura pop, intimismo, creepypasta e descrizioni di vita sentimentale dissociata.
La protagonista, Cassie Hack, è una giovane donna che ha avuto un’infanzia traumatica. Sua madre, conosciuta come la “Lunch Lady” per il suo passato di cuoca scolastica, si trasformò in un’orribile assassina seriale che uccideva gli studenti “cattivi”. Dopo aver scoperto che la madre è un “revenant” (un mostro risorto per vendetta), Cassie decide di dedicare la sua vita a cacciare e uccidere questi esseri malvagi. Al suo fianco c’è Vlad, un uomo alto e muscoloso con un respiratore, che agisce come suo protettore e amico fidato
Hack/Slash ha avuto un impatto significativo nel panorama dei fumetti horror. La serie ha celebrato il suo ventesimo anniversario nel 2024, dimostrando la sua longevità e il suo apprezzamento continuo da parte dei fan. Con la sua fusione di elementi di cultura pop, horror e narrazione emotivamente coinvolgente, Hack/Slash rimane una pietra miliare del genere e un esempio di come i fumetti possano esplorare temi complessi attraverso un mezzo visivamente affascinante

Hack/Slash è più di una semplice serie di fumetti horror; è un’esplorazione delle profondità dell’animo umano attraverso il prisma del sovrannaturale. Tim Seeley ha creato un’opera che bilancia magistralmente il terrore e l’intrattenimento, offrendo ai lettori una lettura avvincente e memorabile. Con i suoi personaggi indimenticabili e le sue storie avvincenti, Hack/Slash continua a essere una serie amata e rispettata nel mondo dei fumetti.
In linea con questa tradizione, arriva la miniserie, targata 2024 di Zoe Thorogood. Tim e Zoe, è facile constatare, hanno una marea di tematiche in comune ed è proprio su quel terreno che si giocano le tematiche di questa miniserie.
Prima di proseguire andrebbe aperta una postilla. Cosa porta la Bao a pubblicare la miniserie di Zoe Thorogood, inserita in un contesto così longevo, rischiando di rendere il tutto inavvicinabile per i nuovi lettori?

La risposta è estremamente semplice. Pur inserita, con un abile gesto di retcon, dopo le prime avventure di Cassie, la storia è perfettamente leggibile a sè. Tutto quello che c’è da sapere lo troverete riassunto in poche vignette ed il resto è un notevole approfondimento della psiche del personaggio.
Ritrovatasi in una scuola per Slasher, Cassie smette di sentirsi sola per la prima volta da quando ha perso la madre. Tutto comincia ad essere squisitamente più sereno, per lei e per Vlad, fino a quando, un evento del tutto inaspettato la riporterà sulla strada delle cacciatrici solitarie.
Come in tutti i lavori di Zoe Thorogood, c’è materiale per analisi lunghissime, ma, la sua leggerezza intrinseca, permette di comprendere ed assimilare tutto, senza andarci troppo pesante.
Sia stilisticamente che graficamente, l’anarchia segue un solido ritmo punk, reso ancora più vivace da una colorazione a tratti pischedelica.

Zoe riesce a cambiare stile grafico contestualmente al contesto narrativo. L’elemento creepypasta è dannatamente in vista e ci sono elementi, sia grafici che testuali, che rendono questa parte dannatamente disturbante. Il resto è un riferimento alla cultura pop dei millenials, con una certa espressività mediata dai manga che si fonde alla profondità che solo le graphic novel di matrice USA sanno avere.
Nel complesso è un volume interessante, leggibile anche da chi non conosce, anche anagraficamente, questa saga.
Per tornare alla domanda di poche righe sopra, mi sono dato due spiegazioni. La Bao, potrebbe puntare a ripubblicare tutti gli omnibus, portando in Italia una serie moderna veramente originale. Oppure, punta a pubblicare tutto il materiale prodotto da Zoe Thorogood.
In entrambi casi, posso garantirvi che si tratta di una figata.
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